Una scrivania che va oltre la pura funzione fino ad assumere il ruolo di una vera e propria scultura, ad essere un pezzo privilegiato, a diventare una presenza fisica. È Euclideo di Ferruccio Laviani: un’evoluzione del sistema direzionale verso un concetto di mobile più contemporaneo e meno vincolato alla tradizionale iconografia di questa tipologia funzionale. “È la combinazione di due volumi che dà vita, da un lato, al piano di lavoro in contrapposizione al mobile, deputato a contenitore. Solidi sfaccettati che si compenetrano, definendo volumi e spazi che, a loro volta, delimitano funzioni”, spiega l’architetto Ferruccio Laviani. Le finiture di Euclideo, inoltre, sono parte stessa del linguaggio espressivo e stilistico del sistema, definendo ulteriormente le funzioni di ciascuna componente. Il piano di lavoro sospeso, che sembra quasi sfidare le leggi della gravità, si contrappone allo spazio solido del contenitore che ne controbilancia, anche otticamente, l’equilibrio. La possibilità di scelta tra un ventaglio di essenze, che spaziano dai legni esotici fino ai più tradizionali, rendono l’insieme di questa scrivania direzionale unico ed esclusivo.